18 maggio 2009

the very beginning

L’entusiasmo con il quale sono partito e’ stato il forte motore che mi ha spinto a superare le prime notevoli difficolta’.
In primo luogo le lacrime di mia madre all’aeroporto, da un lato previste ma allo stesso tempo dolorose, seppur di una tenerezza infinita.

Arrivato ad Edimburgo la prima notte all’ostello e’ stato il primo momento in cui ho sperimentato la solitudine. Alloggiavo allo SmartCityHostel, sulla carta ostello a 5 stelle ma che mi ha deluso. All’esagerato prezzo di 21 pounds a notte, ho pernottato in una camera da 10 persone, ossia spazio ristretto e massimizzazione dello stesso con cinque letti a castello praticamente appiccicati.
La prima notte e’ stata praticamente insonne. La mia grande fortuna mi ha accoppiato nel castello con un vecchio ubriacone di Manchester della peggior specie. Durante la notte russava come segasse legna, ma soprattutto emanava un fetore di whiskey che raggiungeva la mia piazza superiore del letto.

Il che tuttavia mi ha fatto prendere la seguente decisione: regola numero uno: trovare il prima possible una stanza.
Dal giorno seguente infatti ho comprato una scheda telefonica inglese, l’ho ricaricata di 20 pounds, mi sono messo in un internet point e navigando su Gumtree ho chiamato tutti quelli che avevano messo annunci di sharing e fissato subito i primi appuntamenti per vedere le case.
Di questo parlero’ nei prossimi post, ma vi anticipo che proprio ora sto scrivendo dalla mia nuova casa!!! Eh gia’, il mio sbattimento ha dato i suoi risultati, e poi qua dicono che noi italiani siamo lazy!!!

Un doveroso ringraziamento a Vale, mia compagna delle elementari (!!!) che ho avuto la fortuna di rincontrare, quasi per caso, qui ad Edimburgo. Lei sta qui da quattro anni e mezzo, ed al primo incontro mi ha raccontato la sua vita scozzese e dato preziosi consigli. Mi ha fatto proprio piacere vedere che Edimburgo ha dato veramente tanto a questa ragazza, la quale ha avuto la bravura di saper cogliere il meglio, diventando una persona interessante e ricca di interessi culturali. Ma la cosa che piu, mi ha fatto piacere e’ vedere che gli occhi di Valentina hanno lo stesso sorriso di quando eravamo bambini, e che il suo abbraccio ha trasmesso una gioia sincera nel rivedermi.
Ma la cosa piu’ importante, Vale mi ha preparato una favolosa pasta quando gia’ non ne potevo piu’ di mangiare schifezze!!!

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Bravo Felix...primo passo fatto...sono convinto che la cosa che più ti mancherà di noi Italiani sarà il cibo, ho come questa sensazione sai ;)
Ivan

Anonimo ha detto...

...non avevo dubbi..che avresti trovato nel brevissimo una sistemazione più consona con le tue esigenze ... diciamo non proprio accomunabili a quelle del bevitore di whisky!!!...
Salutami Valentina ...mi fa davvero piacere che vi siete ritrovati in terra scozzese ..al meno, qualche volta, potrai mangiare cibi italiani ..cucinati, soprattutto da una italiana..e non da un "import o export"!!!!
Un abbraccio grande, il Ventu ...

Alekos ha detto...

@ Ivan: o cacchio, dici che rischio di dimagrire!!!

@ Ventu: dopotutto mi manca quel personaggio...il suo odore, il suo biscicare un inglese incomprensibile...scherzi a parte, ho scoperto che lo spirito di adattamento e' una qualita' importante.

massimo ha detto...

E andiamo!
vita nuova: casa nuova ;)
..ma le 21 pounds per un ostello mi hanno lasciato basito °_0
a prestoooooooooo

Doma ha detto...

Felix è ben il contrario, a mangiar minchiate e a bire birre, sbogierai da bestia!! :-D