23 marzo 2011

Edinburgh and beyond

Quasi dieci mesi sono ormai passati dal mio ultimo post su questo blog.

Tanti avvenimenti che mi hanno tenuto impegnato sono accaduti dallo scorso maggio 2010 (ritorni a casa in Italia, un nuovo lavoro, nuove conoscenze, l’addio a Edimburgo), che tuttavia non possono giustificare un tanto lungo silenzio.

Onestamente, non sapevo che direzione fare prendere al mio blog. Durante il primo anno in Scozia mi sono divertito a raccontare le novita’ nella mia vita e le mie avventure nella citta’ in cui mi trasferii, una volta finite quelle non sapevo davvero cosa scrivere. L’alternativa era quella di intraprendere una narrativa piu’ personale in contrapposizione con i miei primi propositi. Con mia grande sorpresa, non me la sono sentita di denudarmi piu’ di troppo e non ho rotto quella corazza che mi tratteneva dal postare i miei sentimenti piu’ intimi. Finite le storie pseudo divertenti dei miei primi mesi scozzesi, cosi’ come i racconti della mia Edimburgo, sono sprofondato in un lungo letargo.

Ed allora, perche’ tornare a scrivere? Bella domanda. Sicuramente il motivo principale e’ l’affetto per questo blog e per tutto quello che mi ha dato. Mi ha fatto conoscere persone, mi ha fatto sfogare, ridere ed incavolare, ma soprattutto ha fatto sedimentare parecchie emozioni che scritte e rilette e commentate appaiono sotto una luce diversa. Gia’, non volevo che questo blog si spegnesse come tanti altri senza neanche un post di commiato. In piu’, qualche mail di persone che mi chiedevano che fine avessi fatto mi ha fatto tornare la voglia di dare un signale.

La mia avventura in Scozia, signori, continua, e The Heart of Alekos non e’ finito.

Scrivo Scozia e non Edimburgo perche’, purtroppo, Edimburgo non e’ piu’ la mia residenza.

Ora vivo a Perth, capologuo del Perthshire, contea centrale della Scozia incastonata tra l’industrializzata Central Belt (la striscia tra Edinburgh e Glasgow) a sud e le selvaggie Highlands a nord. Una volta capitale della Scozia, Perth ha un bel centro storico, grandi parchi, eleganti ponti sul fiume Tay, ed una campagna mozzafiato tutt’intorno. Tuttavia, non e’ e non sara’ mai la mia citta’. Tutto chiuso dopo le 17.30, poche amicizie, poco da fare. Certo mantenere la vita vita sociale ad Edin ha influito, ma a Perth manca comunque quell multietnicita’ e frizzantezza tipiche delle citta’ universitarie. Gia’, citta’ noiosetta.

Prima di lasciare la mia casa nella capitale, mi sono goduto lunghe passeggite per Edimburgo. Mi ha sorpreso il notare come abbia riempito di ricordi mille piccoli angoli della citta’. Ecco cosi’ che un pub mi ha ricordato un incontro particolare, una viuzza mi riporta alla mente un saluto ad un amico sincero, ed un anonimo appartamento un party in cui mi sono infiltrato in una serata un po’ pazza. Come se abbia riempito con la mia vita una citta’ vuota al mio arrivo, in una romantica topografia delle emozioni.

Certo, ad Edimburgo ci torno praticamente ogni week end, fatto sta che a mio parere una citta’ la si viva non tanto nei fine settimana organizzati, ma soprattutto nella quotidianeita’: nella fila alla posta o in banca, nel dare indiczioni ai turisti o nell’incontrare casualmente un amico per strada, tutte quelle cose che ti fanno sentire “tua” la tua citta’.

Non so cosa scrivero’ in futuro, ne’ con quale cadenza. Ma il blog rimane aperto.

Bentornati...



Picture: "Pazienza & Ottimismo", memory from my former room.

Song: Linton Kwesi Johnson - Sonny's Lettah