30 aprile 2009

iniziò così

La folle idea di partire per l’estero, esplosa con inaspettata dirompenza nell’ultimo anno della mia vita, penso sia stata latente nel profondo del mio essere da sempre, inculcata da due genitori splendidi.
Quando penso alle mie radici penso a mio padre, che da giovanissimo lasciò la provincia toscana con una borsa piena di sogni (ed un sacchetto di taralli) alla volta di Londra, per poi passare 7 anni della sua vita tra la capitale inglese e quella francese.
Penso anche a mia madre, al suo contagioso amore per i viaggi e per l’Africa in particolare, e che mi ha spinto ad inseguire il mio sogno nonostante la solitudine che l’attenderà a Crema, dolce città nella quale ho avuto la fortuna di crescere.

In un momento di sano egoismo penso soprattutto a me ed al mio amore per la vita, in particolare al suo lato anticonvenzionale e poetico, il suo lato più vero che ti spinge ad affrontare con batticuore le varie scelte da prendere, con sensibilità, poesia ed un briciolo di incoscienza.

Ed è proprio per questo che, quando la vita mi sembrava incanalata in un percorso già scritto, la mia natura è esplosa. Ragazzo buono, felicemente fidanzato con una splendida ragazza, ottimo studente fresco di laurea e destinato ad una brillante carriera in una grande multinazionale milanese.
E poi?
Poi un tremendo conflitto interiore con lacerazioni tuttora presenti, scontro tra titani tra vita impostatami e vita sognata, con il sottofondo delle tremende urla e delle mortifere bastonate del dio Pan.
Una volta curate le maggiori ferite esterne, ho dovuto affrontare quelle nell’anima e la mia voglia di partire con biglietto di sola andata. Un viaggio nella deliziosa Edimburgo con il fratello che non ho mai avuto ha solo dato una forma ed una destinazione al mio sogno. Costruirmi una vita in un paese straniero, entrare in contatto con una nuova cultura e dividere esperienze con i (spero numerosi) sconosciuti con i quali condividerò una birra, un istante della mia esistenza, magari un sentimento.

Ma tutto, come ben noto, ha un suo prezzo, ed io non ho avuto sconti.
Lascio una madre nel momento più delicato della sua vita.
Lascio una splendida fidanzata che ha condiviso con me i migliori 10 anni della mia vita ed alla quale devo gran parte della persona che sono ora, sapendo però che sarà sempre nel mio cuore e che spero di rincontrare al termine di questa doverosa esperienza.
Lascio un lavoro sicuro in un momento di crisi economica mondiale.

Un prezzo elevato, ma il mio sogno non si vende, ed ora che mi sento all’ultima chiamata per inseguirlo sono pronto ad affrontarne tutte le conseguenze. Sono pronto anche a tornare miseramente in Italia con la coda tra le gambe ed a sostenere lo sguardo di chi mi ha sempre detto che questa “fuga” era una grande cazzata. Quello che mi dà la forza di affrontare questo eventuale fallimento è la piena consapevolezza che fare una scelta sbagliata è di gran lunga meglio di non prendere mai una scelta rimandandola per i valori (comodità, carriera, successo…) sui quali non intendo basare la mia vita.

Passando a cose serie, il più caldo benvenuto a chi intenderà seguire la mia vita in questo diario virtuale.


Image: Edinburgh castle

Song: Iggy Pop - Lust for life