3 novembre 2009

I promessi sposi di Scozia

Pur non essendoci alcun dubbio sul fatto che il sesso sia un'attività molto più piacevole che guardare le partite di calcio, niente pareggi 0-0, niente trappola del fuorigioco, niente arbitraggi scandalosi, niente spiacevoli risultati dagli altri campi, e sei al caldo, i sentimenti che genera il sesso non sono nulla in confronto a quelli di una vittoria di un campionato all'ultimo minuto che ti capita una sola volta nella vita.

Questa frase dello scrittore e tifoso dell'Arsenal Nick Hornby (che condivido alla grande) e' un bel riassunto della filosofia del suo libro Fever Pitch, arrivato in Italia col titolo Febbre a 90 (da cui l'omonimo film).
Talvolta pero' la realta' supera ogni immaginzione, e ci dimostra come due passioni, il calcio e l'alcool, spesso possano precludere seriamente ogni altra passione, come la vita sentimentale appunto. La storia che vi sto per raccontare, assolutamente vera, ne e' un esempio.


Alaisdar e' un ragazzo scozzese di Aberdeen ma che vive a Glasgow, dove conduce una vita normale, tra ufficio, casa e pub. Le lunghe giornate passano tutte uguali, con gli intermezzi delle partite del suo Aberdeen (che segue ovunque) e delle gare della nazionale scozzese.
Ad un certo punto nella vita di Alaisdar fa il suo ingresso la ragazza dei sogni, dalla tipica fisionomia scozzese: bionda, occhi chiari e seno abbondante. Ma soprattutto, nonostante il suo odio per il calcio, la bella scozzesina sembra accettare tutti i difetti e le passioni del suo amato.


La vita di Alaisdar con lei e' meravigliosa, sente che la sua vita e' meno vuota, indi per cui decide di mettere la testa a posto e di sposarla. Le preparazioni per il matrimonio proseguono benone, Alaisdar piace addirittura alla famiglia della compagna, nonostante il padre di lei sia protestante e quindi accanito tifoso dei Gers.
Data delle nozze fissata, ma la nostra scozzesina ha qualche dubbio, convince quindi il nostro Alaisdar a seguirla in uno di quei ritiri pre-matrimoniali dove ti preparano ad affrontare la vita di coppia: un bel week end nelle Highlands all'insegna di romanticismo e consapevolezza della vita che verra'.


I due prenotano il viaggetto, ma pochi giorni dopo sorge un problema. In quel week end Alaisdar si ricorda infatti he c'e' in programma la partita Estonia - Scozia, gara di qualificazione ai mondiali di storica inutilita', in quanto le due squadre avevano da tempo abbandonato le speranze di qualificarsi alla fase finale dei mondiali. Alaisdar decide cosi' di fare il bravo promesso sposo, fino a quando gli amici del pub gli mettono pressione, convincendolo in fine a seguirli nella grande trasferta estone.


"Scusa Amore, lo so che avevamo gia' prenotato il tutto, ma in quel periodo il mio capo mi ha obbligato ad andare a Londra per una serie di congressi. Mi spiace tanto ma e' una grande opportunita' per la mi carriera. Cazzo, c'era anche la partita della Scozia che dovro' perdermi".
"Non preoccuparti mio Alaisdar, se lo fai per il tuo (nostro) futuro ti capisco".
Questa, piu' o meno, la scusa del nostro eroe alla sua amata.


Altro problema. Alaisdar ha il terrore dell'aereo, quindi in volo per l'Estonia decide di ammazzare l'ansia con del sano alcool. La comitiva di tifosi arriva a Tallin, giusto una puntata al pub del centro e poi via diretti allo stadio!
Sceso dal pulman, sfiga vuole che la primissima cosa che il ragazzo scozzese si trova davanti e' la telecamera della BBC Scotland. Risultato: le immagini di Alaisdar, in kilt e a torso nudo nonostante il freddo glaciale (ed in condizioni pietose), vengono catapultate per tutto l'etere scozzese.


Nessuna parola al mondo descriverebbe la faccia della futura sposa di Alaisdar, che al pub con le sue amiche vede alla tele il suo ragazzo urlare qualcosa di incomprensibile all'intervistatore.


Parte la telefonata:
"Allora tesoro, come va a Londra?".
"Tutto bene grazie - riesce a sbiascicare uno spaesato Alaisdar - scusa per il casino ma sono in centro citta'. Ti chiamo domani, ok?".


La partita finisce, gli amici scozzesi ritornano a Glasgow con Alaisdar ancora una volta ubriaco. Terminati i controlli, il nostro eroe si ritrova in sala d'aspetto quando si vede davanti a se la sua fidanzata. Alaisdar non capisce bene cosa stia succedendo, ma con a fianco i suoi amici con la maglietta della Scozia, sara' difficile spiegare che e' appena tornato da Londra.


Ma le parole non servono. La sua fidanzata si toglie l'anello di fidanzamento e lo scaglia addosso al suo (ormai ex) sposo, provocandogli un profondo taglio all'arcata sopraciliare.
Sara' quella l'ultima volta che i due si videro.


Leggenda vuole che anni dopo la nostra protagonista si sia maritata con un ragazzo che odia lo sport, mentre il nostro Alaisdar rimane solo, con ancora una visibile cicatrice ed una storia che racconta con orgoglio a tutti gli sconosciuti nei peggiori pub di tutta la Scozia.



Clip 1: Febbre a 90 - la scena del gol

Clip 2: Febbre a 90 - il calcio significa troppo per me

Song: you'll never walk alone

8 commenti:

Anonimo ha detto...

E' incredibile, questa storia è troppo grottesca :DDDD

Degna di uno dei migliori lavori di Irvine Welsh :DDDDDD

Mara

Anonimo ha detto...

Non faccio alcuna fatica a credere a questa storia, conoscendo la passione che gli Scozzesi hanno per il calcio...

Bellissimo il primo video... e dopo aver visto il secondo, sono curiosa di sapere come va a finire...

...il libro in inglese me l'ha regalato una mia amica diversi anni fa ma non l'ho mai letto

bacco1977 ha detto...

ale, ma e' una storia vera?

Alekos ha detto...

Bacco, garantito al 100%.

Il tipo in questione e' amico di Andy di "Lombardia Hearts", dal mio blog c'e' il suo link. Andy l'ha ospitato a casa sua piu' volte.

Anch'io dubito delle storie di amici di amici, ma questa me l'hanno confermata in piu' persone!

Io ci ho ricamato intorno, ma la trama principale (la scusa di Londra, Alaisdar ripreso alla TV, l'anello scagliato) e' veritiera.

Anonimo ha detto...

Domanda: Come fa uno ad ubriacarsi in aereo, se nei voli all'interno dell'UE, per fortuna, e' vietato servire alcolici?

Alekos ha detto...

Oddio, di buchi in questa storia strampalata ce ne possono essere, come ho gia' scritto cio' che non so lo ho ricamato intorno a cio' che mi e' stato dato per vero.

In ogni modo la storia e' di anni fa, quindi magari gli alcoolici li servivano in volo. Un tempo si poteva anche fumare in aereo, ora mi sembra che sia impossibile dappertutto.

Comunque i duty free shop li vendono alcoolici, magari si e' ubriacato in aeroporto e non sull'aereo, che ne so...giusto per dire che quanto puo' non sembrare vero per lo meno e' verosimile...

andima ha detto...

@Anonimo
sui voli ryanair fanno addirittura l'offerta (prendi due, paghi uno) per vodka, gin, whiskey ed altri alcolici :S
Lo scorso anno un irlandese seduto al mio fianco ebbe il coraggio di prendere sei whiskey, alla richiesta del sesto finalmente si rifiutarono di accontentarlo..
Da quando esiste questa normativa europea? A me non pare esista o (se esiste) venga applicata.

Anonimo ha detto...

Infatti su Ryanair servono alcolici... e meno male!! Io non bevo normalmente ma quando mi viene l'ansia durante il volo io ordino una bottiglietta di vino o anche un whisky per mantenere la calma... e so che lo fanno in molti.
Durante l'ultimo volo che ho fatto tornando da Edimburgo alle 6:30 di mattina, ho fatto colazione sull'aereo con cornetto e vino!! Una vera schifezza ma è servita perché la signora che mi stava a fianco ancora prima del decollo aveva già iniziato a ripetermi che aveva paura di volare e ha continuato per tutto il tragitto!!... altrimenti sarei diventata isterica