26 novembre 2009

emozioni al Murrayfield

Sabato scorso mi sono trovato a lavorare al Murrayfield Stadium, il tempio scozzese del rugby, dove era in programma l’amichevole di preparazione al Sei Nazioni tra Scozia e Australia. Per me la prima volta che assistevo cosi’ da vicino ad una gara di professionisti.

L’atmosfera che si respirava al Murrayfield e’ stata un qualcosa di unico.

Innanzitutto il folklore. Giornata piovosa e gelida, ma i veri scotsmen si sono presentati allo stadio in kilt e maglietta della nazionale, un colpo d’occhio notevole.

Facendo paragoni col calcio, non e’ passata inosservata l’atmosfera di grande festa: proprio questo mi e’ sembrato l'incontro di rugby, una grande festa. Mettendomi a parlare con la gente, mi hanno stupito piu’ di una famiglia proveniente da tutta la nazione (Inverness, Aberdeen, e perfino le isole su al Nord!) con bambini al seguito, tutti a tifare la nazionale.
Ottima anche la presenza di Australiani, soprattutto quelli espatriati nel Regno Unito: un gruppo di Ozzies con cui ho attaccato bottone erano amici che vivevano a Londra, venuti ad Edimburgo in treno.

Ed a fine gara tutti insieme nel vialone che dallo stadio porta al centro citta’, con gli abitanti delle case laterali fuori dalla finestra a cantare l’inno nazionale!

Verso la meta’ del secondo tempo il manager ci concede di entrare allo stadio, emozione unica! Al di la’ della bellezza estetica del Murrayfield, all’interno tutti seduti composti a godersi lo spettacolo, cantando e sventolando le bandiere bianco azzurre.

A livello tecnico, la Scozia era avanti 9-3, ma negli ultimi minuti l’Australia ha premuto sull’acceleratore cercando di ribaltare all’ultimo secondo. Chi conosce bene il rugby, ben sa che quando si difende un risultato a fine gara e gli avversari attaccano, e’ una sofferenza unica. Proprio questo e’ successo: gli australiani hanno fatto un’azione offensiva di 5 minuti circa, muovendo l’ovale da destra a sinistra, da sinistra a destra, guadagnando centimetro su centimetro. A quel punto uno sventolio unico di bandiere scozzesi, fino al grido Scoooootland!!! Scoooootland!!!, come se il pubblico volesse respingere con le grida l’offensiva ospite.

Alla fine, l’Australia e’ riuscita a bucare il muro scozzese portandosi a meta ed accorciando le distanze: 9-8 per la Scozia a tempo oramai scaduto. Per il termine della gara mancava solo il calcio di trasformazione, con in palio i due punti che avrebbero potuto ribaltare lo score. Il giocatore australiano si appresta a calciare, stadio con il fiato sospeso, ed ovale che termina fuori dai pali di un nonnulla!!!

Scozia batte Australia 9-8!

Stavolta il grido e’ di gioia: Scoooootland!!! Scoooootland!!!

3 commenti:

Alekos ha detto...

A tutti gli amici che seguono il mio corso "Parliamo Scozzese", ascoltate bene il video al secondo 0:06. Un tipo dalle file dietro sbraita (per ben due volte) ai ragazzini davanti di abbassare le bandiere.
PUT YOUR FLAGS DUN
Ottimo esempio per capire la forte pronuncia scottish: down non si pronuncia DAUN ma DUN !!!

:D

Joan ha detto...

Io seguo il corso. Ma il fatto di "down" è una delle pochissime cose che già sapevo, comunque grazie.

Anche io verrò ad Edimburgo in treno. Dopodomani a quest'ora sarò in viaggio, WOW!!! See you soon.

bacco1977 ha detto...

LOL
DUN DUN

domenica al croke park ci sono gli Springboks