1 giugno 2012

Scottish Cup Final: Hearts - Hibernian 5-1

Ad enorme richiesta (un anonimo nel precedente post), propongo il racconto di Andy, Presidente del Lombardia Hearts, a riguardo della storica finale di Scottish Cup. Il 19 Maggio 2012, all'Hampden Park di Glasgow, le due squadre di Edimburgo si sono sfidate in un derby che rimarra' nella storia.
Enjoy!



Cari Jambos !

TRIONFO !!!!!!!!!!

E' l'unica parola che mi viene in mente ! Vincere, anzi STRAvincere contro i cugini in Finale di Scottish Cup non ha veramente prezzo ! Un 5-1 senza storia, nella seconda Finale "All Edinburgh" di tutti i tempi (la prima fù nel lontanissimo 1896), in un Hampden stracolmo e un entusiasmo impareggiabile......e noi del Lombardia Hearts SC eravamo presenti......ma andiamo con ordine :

E' venerdi 18 Maggio e già alle 5 il contingente italiano del Lombardia Hearts SC si mette in movimento......Fabio da Parma si dirige in treno a Malpensa mentre Roberto dalla Garbatella verso Ciampino ! Il Presidente invece si sveglia un po' più tardi, ma è il primo a raggiungere l'aeroporto e poi si parte !
Già appena varcato il gate, una lieta sorpresa ci attende. Una rimpatriata con vecchi amici come Stuart e Jonathan !


Atterrati ad Edinburgh, io e Fabio ci riuniamo a Roberto (arrivato 20 minuti dopo), prendiamo la macchina e ci dirigiamo dal nostro immenso Guy ! Qui veniamo accolti come Re ! Panini, muffins, biscotti, tè e caffè......



Giusto il tempo per incontrare Jools e bere la nostra prima pinta, che dobbiamo dirigerci verso Prestwick per portare nella Capitale gli altri due partecipanti alla spedizione : da Verona, Marco e l'incantevole Virginia !
Al ritorno, ci aspetta un sontuoso "fish & chips" di benvenuto per prepararci alla serata al "nostro" Diggers.......


La serata scorre divinamente, tra birra, risate, battute, cori e soprattutto tanti amici, vecchi e nuovi !




Dopo una veloce nanna, alle 7 siamo già in piedi e carichi a cannone ! E' il giorno, anzi è il GRAN giorno !!!!! Alle 8 abbiamo già ordinato la nostra Full Scottish Breakfast.......


.....e alle 10 siamo sul pulman che ci porterà ad Hampden ! In un paio d'ore (complici anche il traffico di Glasgow ed il nostro conducente non avvezzo alle strade della seconda città del Paese) arriviamo al locale messoci a disposizione dalla società con rinfreschi e belle cameriere ! Ma la nostra testa è solo alla partita........beviamo una pinta con Johnny e Graeme e poi via ! Un quarto d'ora a piedi e davanti a noi.....HAMPDEN :




 L'atmosfera è già spettacolare. 50.000 tifosi da Edinburgh, equamente divisi tra Jambos e Hibbies, con la stessa voglia di vincere, lo stesso entusiasmo e, soprattutto, lo stesso spirito sportivo ! (nessun tipo di incidente, nè all'esterno nè all'interno dello stadio).
Tre quarti d'ora prima del fischio d'inizio, ci sediamo ai nostri posti e cominciamo a cantare !



 Nell'attesa delle squadre in campo, ci giriamo e dietro a noi chi è tranquillamente seduto con la sua maglia maroon ??? Il nostro mitico Craig Gordon !! Foto sono d'obbligo e il grande uomo si ricorda ancora di noi !

 E inizia la Scottish Cup Final 2012 .................... !!!


Si capisce subito che la differenza fra le due squadre è pesante. Noi partiamo concentrati, aggressivi e determinati a raggiugere il risultato. Loro sono timorosi e assolutamente disorganizzati. Bastano solo 14' a Darren Barr per scardinare la debole difesa biancoverde e la metà di stadio maroon esplode di gioia !! Pochi minuti ancora ed il grande RUDI SKACEL, incrocia col sinistro da 20 metri gonfiando ancora la rete ! 2-0 e partita in ghiaccio. Suso potrebbe triplicare, ma il suo diagonale è respinto sulla linea da McPake. E proprio il Capitano dell'Hibernian al 41', trova la rete della speranza capitalizzando al meglio l'unica nostra distrazione difensiva. Si và quindi al riposo in vantaggio 2-1, ma i jambos non sono affatto preoccupati....


Dopo 1' nella ripresa, la partita si chiude. Suso salta due uomini e, poco prima di entrare in area da sinistra, viene vistosamente trattenuto da Kujabi (già ammonito). L'arbitro concede un rigore generoso e, giustamente, espelle il terzino biancoverde. Danny Grainger spiazza Brown e ci porta sul 3-1. Ancora un paio di minuti ed il parziale si fà ancora più corposo grazie al goal di Ryan McGowan che riprende una corta respinta del portiere Hibbie e scaraventa di testa in rete ! 4-1 e la partita è virtualmente chiusa.

Mentre lo west stand e le metà del north e south stands continuano imperterriti ad intonare cori per tutti, tiriamo i remi in barca e non affondiamo il coltello nella piaga con un Hibernian alle corde ed assolutamente incapace di abbozzare la minima reazione. Ci pensa ancora RUDI SKACEL, probabilmente alla sua ultima partita con il Club, a rimpinguare il bottino con un tiro di precisione da fuori area che bacia il palo e si infila alla sinistra di un frastornato Brown. 5-1 al 74' !!

 
Giusto il tempo per salutare Ian Black (anche lui alla sua ultima apparizione) e poi Craig Thompson fischia la fine ed il tripudio ha inizio !


Dopo che il Capitano, Marius Zaliukas (con una lacrimuccia di commozione) alza al cielo il trofeo calcistico più antico del Pianeta, la festa in campo e sugli spalti diventa ancora più frenetica ! La voce si azzera, ma la voglia di cantare non si affievolisce !

WHEN THE HEARTS WAS UP TO LIFT THE SCOTTISH CUP, WE WERE THERE, WE WERE THERE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LALALALALALALALALALA PAULO SERGIO', SERGIO', PAULO SERGIO'OOOOOO !!!!!!!
RUDIIIIIII, RUDIIIIIIIIIIIIIII, RUDIIIIIIIIIIIIIII, RUDIIIIIIIIIIIIIIII !!!!
THIS IS MY STORY, THIS IS MY SONG, FOLLOW THE HEARTS AND YOU CAN'T GO WRONG !!!
Sono solo alcuni degli inni che si alzavano nel cielo di Mount Florida, baciato da un sole primaverile e da una fiumana di jambos impazziti di gioia !
Dopo aver brindato ad un pub adiacente al parcheggio dei pulman, torniamo ad Edinburgh (anche se in notevole ritardo dovuto ad un incidente tra un autobus ed un pedone) e ci fiondiamo al Caley Sample Room (visto che il nostro Diggers era stracolmo!) e ci ritroviamo con Guy, Ray, John, Chris e Donald per celebrare la vittoria !! WHAT A DAY !!!!


 
La domenica non poteva non cominciare con la ormai famosa colazione da JOOLS !!! Uno dei nostri hibbie preferiti, Derek, ci fà l'onore della sua compagnia e ci ritroviamo in 10 per un'allegra riunione !

Dopo aver accompagnato Fabio in aeroporto (sigh....), ci aspetta la parata dei vincitori (west end, naturalmente....). In più di 100.000 si riversano nelle strade della Capitale che dalla cattedrale di St.Giles portano al quartiere di Gorgie. E' uno spettacolo impressionante e bellissimo !


Il pomeriggio prosegue al Diggers dove incontro i nostri amici membri del LHSC in Scozia, mentre Marco, Virginia e Roberto tornano a casa per riposarsi. Ci ritroviamo qualche ora più tardi al Cafè Andaluz, per una cena MERAVIGLIOSA con Guy, Jools, Ray, Derek e Stevie, a base di tapas, sfrenata allegria ed un senso di benessere dovuto alla profonda amicizia che si respira tra di noi......una serata che ci rimarrà nel cuore !

Ma le emozioni non finiscono qui !! All'uscita dal ristorante, incontriamo l'uomo del giorno ! Si, proprio il nostro manager PAULO SERGIO !!! Visibilmente provato, ci parla per alcuni minuti e poi acconsente gentilmente a scattare una foto insieme.....Ray è l'uomo più felice del Mondo !!



Stremati ma felicissimi, torniamo a casa e ci addormentiamo come sassi.
La mattina di lunedi, io e Marco accompagniamo Roberto in aeroporto alle 5 (!) e poi ritorniamo a nanna per un paio d'ore. Salutiamo i sempri immensi Guy e Debbie e poi, per premiare la straordinaria pazienza di Virginia, visitiamo il Castello di Glamis e consumiamo un lauto pranzo nel nostro ristorante preferito, Old Brewhouse di Arbroath.




Dopo un viaggio di circa 3 ore, riportiamo la macchina ad Ayr e ripartiamo per casa......consapevoli di aver trascorso uno dei più bei weekend della nostra vita !

C'MON THE HEARTS !!!!!!!!!!!!

ANDY, Il Presidente

1 febbraio 2012

angry Scottish rabbit

Se vi piace l’outdoor e state programmando una gita in Scozia, vi segnalo una bellissima legge chiamata Freedom to Roam (ufficialmente Land Reform Act 2003), secondo la quale avete diritto a fare attivita’ ricreative in ogni foresta o territorio, sia pubblico che privato. Ovviamente, c’e’ un codice di regole civili da rispettare (Scottish Outdoor Access Code). Quindi, se qualche contadino locale si rivolge a voi particolarmente arrabbiato perche’ siete nel suo terreno (e magari approfittando che siete straniero), potete citare il Freedom to Roam.

Sul rispetto dell’ambiente, tuttavia, non si sgarra.

Girovagando per le foreste scozzesi vi potra’ infatti succedere di incappare in un simpaticissimo coniglietto, a cui la protezione dell’ambiente sta molto a cuore. Il peloso animaletto si arrabbia molto se danneggiate gli alberi per accendere un fuoco. Se vi nota, infatti, il simpatico quanto ambiguo coniglietto ha sempre a portata di mano un simpaticissimo bastoncino, pronto per infilarvelo proprio li’...dove non vi batte il sole.


Link: Don't Mess with Nature

8 gennaio 2012

Hogmanay 2012

30 dicembre: Torchlight Procession
31 dicembre: New Year's Eve
1 gennaio: the Loony Dook
2 gennaio: Hibernian - Hearts 1-3



Song: Auld Lang Syne
Link: the Loony Dook

4 novembre 2011

l'e-mail del venerdi' pomeriggio in ufficio

Tv e giornali in UK stanno trasmettendo sempre piu' spesso notizie sulla situazione politica italiana. Ormai anche in ufficio devo combattere contro l'idea di grande barzelletta che ci hanno affibbiato.
Capita poi che, nel clima euforico da ufficio al venerdi' pomeriggio, il Capo ti mandi questa mail.




3 agosto 2011

22 luglio 2011

working in the Highlands

A grande richiesta dei miei lettori, eccovi le foto scattate da me durante i miei girovagare per le Highlands tra inverno 2010 e primavera 2011.

Mi considero molto fortunato nel poter lavorare all’aria aperta, soprattutto perche’ i luoghi che visitiamo sono assolutamente incontaminati in quanto aree private, ben lungi dale rotte turistiche.

Gli animali che posso vedere sono assolutamente incredibili: cervi, gatti selvatici, grouse, salmoni nei laghi, per non parlare di pecore e mucche delle Highlands (quelle con la frangia lunga che le copre gli occhi).

Ad essere del tutto onesto, piu’ di una volta mi lamentavo nell’essere in giro. Camminare per chilometri con pesanti zaini, sotto ogni tempo atmosferico, con freddo e fango sempre addosso, spesso mi facevano mancare la scrivania in ufficio. Capita poi pero’ che, una volta a casa, mi riguardo le foto e rimango stupefatto, quasi non mi sembra vero di essere davvero stato in certi territori.

Ma ora bando alle ciancie, eccovi le foto. E la prossima volta che sarete in coda su una grigia tangenziale, o affollati in una puzzolente metropolitana, pensate un po’ anche a me, che ho la sfortuna di lavorare in questi paesaggi (e mandatemi le vostre maledizioni)!!!

Enjoy!






Slideshow: working in the Highlands

29 giugno 2011

due anni in Scozia

Fa quasi paura dirlo. A volte lo dico sottovoce per non ammetterlo, perche' mi sembra strano, perche' era difficile pronosticarlo all'inizio dell'avventura. La verita', comunque, e' che sono in Scozia da oramai due anni.

Emozioni contrastanti nel giorno del mio secondo anniversario oltremanica, tipico giorno in cui si tirano bilanci, ci si guarda indietro per vedere cosa e' cambiato nell'ultimo anno, e si guarda al prossimo anno, con la classica lista (classicamente mai scritta sul serio) di dove si vuole essere al prossimo anniversario.

Cosa e' successo nel mio secondo anno scozzese? Tanto, veramente tanto. Quello che in molti dicono, si e' realizzato: il primo anno e' stato veramente il periodo della semina, ed il secondo quello del raccolto.

Innanzitutto ho trovato un bel lavoro. Ad essere onesto, dopo tutti quei mesi passati in cucine e sale di ristoranti, qualcosa iniziava a traballare. La sensazione di non fare nulla di positivo per me, tornare a casa troppo stanco per inviare CV e cercare un altro lavoro, le interminabili notti a pulire cucine e lensazione di essere stuck, che nulla cambi, nulla all'orizzonte. E sempre con l'acqua alla gola a livello di soldi: gia', perche' anche lavorando piu' di 40 ore a settimana, percependo peco piu' del national minimum wage davvero non si riesce a mettere via nulla.

Ho pensato seriamente di trasferirmi, giusto per smuovere le acque e giocarmi altre carte, ma alla fine sono sempre rimasto nella mia Edimburgo.

E poi...ecco un lavoro! Dopo una lunga serie di colloqui, finlmente si firma il primo contratto. Un lavoro per cui ho studiato, in cui ho lavorato in passato e in un settore che volevo fortemente: quello delle energie rinnovabili.
Il lavoro si e' rivelato bellissimo, mi da modo di viaggiare tantissimo nelle Highlands, e lavorare all'aria aperta per boschi, laghi e foreste incontaminate fa davvero la differenza.

E poi...una ragazza. Una ragazza splendida, venuta da lontano, che mi ha fatto riscoprire la gioia di avere qualcuno di importante lontano dalle persone a me importanti.

La cosa piu' negativa e' stata lasciare Edimburgo. Il lavoro si trova a Perth, e non avendo un mezzo di trasporto ho dovuto trasferirmi. Tuttavia, il rapporto con questa nuova citta' non e' mai decollato (ma forse non le ho mai veramente dato la possibilita' di decollare). Perth e' molto bella, per carita', parchi e piacevoli passeggiate in centro e sul lungo fiume non mancano, ma bella solo da visitare. Da viverci...noiosissima.

Non che sia piccolissima, ma e' morta. La tipica citta' dove si viene a vivere quando si mette su famiglia. Poche attivita' culturali, vita notturna caratterizzata da old men pubs o da ammiccanti night clubs dove la gioventu' locale si ammazza d'alcool.

Beh, questi pochi paragrafi descrivono in modo molto succinto un secondo anno che in realta' e' stato molto emozionante.

Ed il terzo anno...non si preannuncia da meno!

Gia', perche' la ragazza splendida e venuta da lontano mi ha spezzato il cuore, spingendomi a svoltare pagina, perche' Perth e' davvero la citta' meno adatta per me, perche' mi sono comprato una macchina, perche' Edimburgo e' davvero la citta' piu' adatta per me e ci torno a vivere...presto.

Anzi, prestissimo.

Picture: sunset in the Highlands (at the end of a workday)

Song:
Junior Tshaka - des humains

23 marzo 2011

Edinburgh and beyond

Quasi dieci mesi sono ormai passati dal mio ultimo post su questo blog.

Tanti avvenimenti che mi hanno tenuto impegnato sono accaduti dallo scorso maggio 2010 (ritorni a casa in Italia, un nuovo lavoro, nuove conoscenze, l’addio a Edimburgo), che tuttavia non possono giustificare un tanto lungo silenzio.

Onestamente, non sapevo che direzione fare prendere al mio blog. Durante il primo anno in Scozia mi sono divertito a raccontare le novita’ nella mia vita e le mie avventure nella citta’ in cui mi trasferii, una volta finite quelle non sapevo davvero cosa scrivere. L’alternativa era quella di intraprendere una narrativa piu’ personale in contrapposizione con i miei primi propositi. Con mia grande sorpresa, non me la sono sentita di denudarmi piu’ di troppo e non ho rotto quella corazza che mi tratteneva dal postare i miei sentimenti piu’ intimi. Finite le storie pseudo divertenti dei miei primi mesi scozzesi, cosi’ come i racconti della mia Edimburgo, sono sprofondato in un lungo letargo.

Ed allora, perche’ tornare a scrivere? Bella domanda. Sicuramente il motivo principale e’ l’affetto per questo blog e per tutto quello che mi ha dato. Mi ha fatto conoscere persone, mi ha fatto sfogare, ridere ed incavolare, ma soprattutto ha fatto sedimentare parecchie emozioni che scritte e rilette e commentate appaiono sotto una luce diversa. Gia’, non volevo che questo blog si spegnesse come tanti altri senza neanche un post di commiato. In piu’, qualche mail di persone che mi chiedevano che fine avessi fatto mi ha fatto tornare la voglia di dare un signale.

La mia avventura in Scozia, signori, continua, e The Heart of Alekos non e’ finito.

Scrivo Scozia e non Edimburgo perche’, purtroppo, Edimburgo non e’ piu’ la mia residenza.

Ora vivo a Perth, capologuo del Perthshire, contea centrale della Scozia incastonata tra l’industrializzata Central Belt (la striscia tra Edinburgh e Glasgow) a sud e le selvaggie Highlands a nord. Una volta capitale della Scozia, Perth ha un bel centro storico, grandi parchi, eleganti ponti sul fiume Tay, ed una campagna mozzafiato tutt’intorno. Tuttavia, non e’ e non sara’ mai la mia citta’. Tutto chiuso dopo le 17.30, poche amicizie, poco da fare. Certo mantenere la vita vita sociale ad Edin ha influito, ma a Perth manca comunque quell multietnicita’ e frizzantezza tipiche delle citta’ universitarie. Gia’, citta’ noiosetta.

Prima di lasciare la mia casa nella capitale, mi sono goduto lunghe passeggite per Edimburgo. Mi ha sorpreso il notare come abbia riempito di ricordi mille piccoli angoli della citta’. Ecco cosi’ che un pub mi ha ricordato un incontro particolare, una viuzza mi riporta alla mente un saluto ad un amico sincero, ed un anonimo appartamento un party in cui mi sono infiltrato in una serata un po’ pazza. Come se abbia riempito con la mia vita una citta’ vuota al mio arrivo, in una romantica topografia delle emozioni.

Certo, ad Edimburgo ci torno praticamente ogni week end, fatto sta che a mio parere una citta’ la si viva non tanto nei fine settimana organizzati, ma soprattutto nella quotidianeita’: nella fila alla posta o in banca, nel dare indiczioni ai turisti o nell’incontrare casualmente un amico per strada, tutte quelle cose che ti fanno sentire “tua” la tua citta’.

Non so cosa scrivero’ in futuro, ne’ con quale cadenza. Ma il blog rimane aperto.

Bentornati...



Picture: "Pazienza & Ottimismo", memory from my former room.

Song: Linton Kwesi Johnson - Sonny's Lettah